SABATO 7 OTTOBRE 2023

UN LUOGO DOPO L’ALTRO: CARA/PACE

PRESSO LA CHIESA CONVENTUALE SANTA MARIA LA VITE A OLGINATE

ESPOSIZIONE D’ARTE CONTEMPORANEA A CURA DEL COLLETTIVO TESTE DI IDRA

Sabato 7 ottobre 2023 dalle ore 16:00 alle ore 20:00 inaugura, nell’ambito della manifestazione “Un Luogo dopo l’Altro” a cura del Distretto Culturale del Barro, l’esposizione d’arte contemporanea “CARA/PACE” presso la Chiesa Conventuale Santa Maria La Vite a Olginate, con il contributo del Comune di Olginate e la partecipazione dell’Associazione Santa Maria la Vite – Giuditta Podestà -, a cura del collettivo Teste Di Idra. L’esposizione rimarrà aperta al pubblico tutti i fine settimana dal 7 al 22 ottobre dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle ore 14:00 alle 18:00.

Il progetto “Un Luogo dopo l’Altro” ha come obbiettivo la valorizzazione di un luogo identitario del territorio, attraverso l’individuazione di un bene architettonico/naturalistico nei comuni del Distretto Culturale del Barro e la creazione di un intervento artistico site specific. La terza edizione vede come protagonista la Chiesa Conventuale Santa Maria La Vite del XIII secolo sita a Olginate. Quest’ultima custodisce diversi affreschi, tra cui la rappresentazione de L’Ultima Cena in cui compare sulla tavola un elemento iconografico insolito: il gambero d’acqua dolce. Valgreghentino e Olginate sono infatti attraversati da molti torrenti ed è accertato, nei secoli, il consumo quotidiano del gambero d’acqua dolce, soprattutto nelle mense signorili in periodo di Quaresima. Oggi è una specie a rischio estinzione.

“CARAPACE” la rigida corazza che avvolge i crostacei.

Il percorso espositivo, che prevede la video proiezione di una performance in cui i membri del collettivo si accingono ad un’abbuffata di gamberi, un’installazione luminosa a forma piramidale composta da confezioni di gamberi e un collage su pannello con immagini di gamberi selezionate, pone una sottile riflessione sull’aumentata disponibilità di cibo causata dalla globalizzazione e dal consumismo. Gli alimenti, nei secoli, considerati di “lusso” divengono facilmente reperibili e accessibili ad ogni classe sociale. La necessità di possedere prende il sopravvento, il cibo diviene un mezzo di identificazione, una scalata alla piramide sociale ad ogni boccone.

Tutto si riduce ad una semplice equazione: MANGIARE+MOSTRARE = ESSERE.