Chiesa San Michele a Galbiate (LC) 16 e 17 ottobre 2021

Inaugurazione il 16/10/2021 alle ore 11.00

Stefano Caimi (Merate, 1991). Vive e lavora a Milano.
Nel 2016 consegue la laurea magistrale in Architettura sostenibile al Politecnico di Torino.

Il suo lavoro restituisce visivamente processi naturali, calati in scenari dal carattere tecnologico, digitale, dove forma, colore e materia assumono nuovi significati. Nei suoi lavori, ricerca una tensione tra dettaglio e contesto, una complessità che porta il pubblico a un continuo cambio di prospettiva. Matematica, ecologia, programmazione e chimica sono i mezzi utilizzati per mettere a fuoco il soggetto dell’opera. Adotta un approccio transdisciplinare, una visione a 360 gradi, le sue opere spaziano tra elaborazioni digitali, scultura, fotografia e installazioni.

Ha esposto in diverse mostre personali e collettive in contesti nazionali ed internazionali. Nel 2018 ha vinto il primo premio “Arte e Natura” del Distretto culturale del Barro, Lecco, IT e viene ospitato in residenza presso il PAC180, Percorso di Arte Contemporanea di Livorno, IT. L’anno seguente presenta la serie
Phytosynthesis, fiori rielaborati digitalmente tramite scansione tridimensionale, all’interno del Premio Arte Cairo a Palazzo Reale di Milano e nell’università internazionale Xjtlu di Suzhou, CN. Nello stesso anno, 2019, è stato premiato come vincitore della mostra “Welcome to the machine” a Torino. Nel 2020 viene ospitato in residenza presso Dolomiti Contemporanee, laboratorio d’arti visive in ambiente. Attualmente è rappresentato dalla galleria The Flat – Massimo Carasi, Milano.

Dal 2019 è docente di Computer Art presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Il suo corso si focalizza su come l’utilizzo del computer abbia modificato il modo pensare, realizzare e diffondere l’arte nell’ultimo secolo.

San Michele - Caimi -Mappa

XANTOPHYLL
2021 | Foglie secche

Premessa – “Le Xantofille sono una serie di sostanze naturali presenti all’interno dei vegetali, sono responsabili delle colorazioni gialle, arancioni e rosse che si sviluppano sulle foglie durante il periodo autunnale.”
Un manto di foglie essiccate, con differenti sfumature, sono adagiate sulla pavimentazione del santuario di San
Michele. La copertura incompiuta ritaglia l’azzurro del cielo. A terra, viene congelato l’instante in cui la luce filtra all’interno della chiesa durante il solstizio estivo. Una sintesi visiva restituita mediante la riorganizzazione del fogliame in funzione delle differenti cromie. Dove illuminata con foglie gialle, in ombra con foglie marroni. La disposizione iniziale delle foglie, trascorsi i giorni di visita, andrà lentamente a degradasi in una struttura auto-organizzata dal flusso dei visitatori. L’obbiettivo è l’annullamento della netta partizione iniziale e la generazione spontanea di una forma amorfa, amalgamata, tipica del naturale foliage. L’acustica dell’architettura fa risuonare il fruscio delle foglie mosse dai visitatori. La foglia morta diviene lo strumento, la vita l’esecutore. Nella chiesa risuona il bosco, sotto una nuova luce.

PHYLLON
2020 | Rame elettrodepositato su foglie di carpino

“Phyllon” è una serie di opere che indaga la sovversione del tempo tramite la materia. Nell’opera si ricerca l’inversione del naturale processo che avviene nel periodo autunnale dove le piante,riducendo la produzione di clorofilla, portano le foglie a cambiare colorazione, da verde a marrone. Inizialmente caratterizzate da colori autunnali, rossastre, tenderanno a sviluppare, in un processo autogenerativo derivato dalla reazione del metallo con l’ossigeno, una colorazione verdastra. Le opere sono ottenute tramite elettrodeposizione galvanica di rame su foglie naturali: all’interno del bagno, il rame si deposita sulla foglia ricoperta da polvere di grafite. Un lento processo di trasformazione della materia, da organica a metallo. L’albero, la tecnica,la materia e l’ambiente concorrono alla composizione dell’opere in un ciclo di nascita, morte e rigenerazione.

PHOTO-2021-10-08-14-48-58

GALLERIA