Il vincitore del concorso ARTE NATURA 2019 è Mattia Ponziani.

Giraffa

Mattia Ponziani è nato il 20 Aprile 1984 a Bellano e attualmente è residente ad Abbadia Lariana.

Mi è stato chiaro fin da bambino che l’esprimersi artisticamente avrebbe caratterizzato sostanzialmente la mia vita.

Influenzato da una famiglia dedita all’attività del creare in ogni sua forma e sfaccettatura, il disegno e la creatività sono sempre stati un rifugio e un mezzo per l’autoaffermazione.

Un percorso naturale mi ha portato a diplomarmi al Liceo Artistico statale Medardo Rosso di Lecco. Sono gli anni dello studio un po’ sofferto e della forte fascinazione per il mondo del writing, degli spray, degli spazi espositivi presi clandestinamente. É quella che poi evolverà in street art, che mi forma e che mi allena a grandi muri e a tecniche veloci, esplosive.

Successivamente la scelta più razionale sembrò quella di continuare gli studi nella grafica pubblicitaria: frequentai la scuola Arte & Messaggio di Milano, dalla quale uscii con successo ma senza più la voglia di essere un grafico pubblicitario.

Negli anni successivi l’arte passò decisamente in secondo piano, lavorai in diverse fabbriche e mi fermai per sei anni in Moto Guzzi, fabbrica storica ed ormai antica del paese dove sono nato, che contribuì a formarmi come persona e che riemerge in alcune suggestioni delle mie creazioni successive.

Continuavo comunque a dipingere con gli spray, ora di frequente in situazioni sociali, attività che mi porta tra le altre cose a partecipare all’ evento di riqualificazione “Lecco Street View”, a cui parteciparono cinquanta writer, alcuni di rilievo.

Nel 2012 la rottura con la vita della fabbrica e la decisione di abitare in un camper e di viaggiare.

La necessità di guadagnarmi da vivere e la consapevolezza di aver maturato delle competenze adeguate, mi spinse a intraprendere la strada dell’artista su commissione. Per qualche anno mi sono dedicato alla realizzazione dietro compenso di pitture murali su grandi superfici, utilizzando due principali tecniche: le bombolette spray, versatili e d’effetto, e i rullini per imbiancatura, tecnica scoperta casualmente e poi affinata ed evoluta in modo personale ed esclusivo, che è diventata peculiare del mio stile.

Recentemente, spinto dall’esigenza di un’ulteriore maturazione in senso artistico, ho abbandonato parzialmente i lavori su commissione per dedicarmi ad un percorso di esplorazione e sperimentazione, totalmente personale e scevro da condizionamenti esterni.

Attualmente prediligo la tecnica di pittura con rullini per imbiancatura. Ha una resa unica che riesce a farmi entrare in mondi interiori che raccontano di paesaggi fantastici, a volte fiabeschi a volte tetri, di scenari distopici, di architetture dimenticate, di strascichi dell’era industriale ormai al tramonto.

Parallelamente porto avanti anche altri percorsi che sono da tempo parte del mio esprimermi artisticamente. Realizzo sculture in legno di vario tipo, spesso utilizzando materiale di recupero, dal quale traggo ispirazione e che assemblo con il minor numero di lavorazioni possibili. Sono soggetti grezzi, a volte realizzati d’impeto nell’arco di un pomeriggio, che rappresentano tensioni e tormenti dell’animo umano.

Faccio anche sculture sempre in legno e sempre con materiale riciclato ma più curate e rifinite, i soggetti sono principalmente pesci, dei quali mi piace riprodurre la sensuale sinuosità.

La mia produzione artistica è caratterizzata dall’utilizzo di tecniche e metodi personali, inventati da me.”

mod_IMG_1401 mod_IMG_1403

Per me,

l’Arte è REGNO E RIFUGIO, adorazione di sogni,

è dove io soddisfo i miei bisogni.

Sono un teorico seriale, la realtà è  irritante.

La mia realtà interiore è meglio, la mia realtà interiore è

una sfera perfetta fatta di imperfezioni.

Tuttavia

sono solo un tramite, accessorio pensante di una

matita/bomboletta/quel che è.

Posso solo suggerire suggestioni che io stesso fatico a decifrare, realtà alternative, gongolando nell’illusione

di avere potere.

Moderatamente estremo

da un’altra parte

dello spazio e del tempo

a volte

mi coccolo nell’estetica rassicurante della decadenza

e della decomposizione.

la materia, consumata, corrotta, registra il tempo.

gli spazi abbandonati sono macchine del tempo, portano dov’era

e dove sarà.

(siamo di passaggio)

L’hai mai notato?

L’arte è un gesto politico, una dichiarazione di INDIPENDENZA

dalla dittatura della razionalità.

L’arte non ha senso, è insulto all’ efficienza, attacco alla monotonia.

L’arte squarcia la scatola.

GALLERIA